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Quindici anni fa Nicola Calipari e Giuliana Sgrena
Restiamo umani Anche in questi giorni, non c’è umanità in alcuni commenti davanti alle tragedie di oggi: Lesbo, Siria, Idlib, Turchia, Iraq, Iran, Gaza, Afghanistan, Algeria…Doveroso è il grazie a Nicola Calipari, al suo essere vero uomo a servizio dello stato, della comunità. Uno che ha davvero dato la sua vita per salvare quella di un’altra persona
Nicola Calipari – Angelo Franceschi
Restiamo umani Anche in questi giorni, non c’è umanità in alcuni commenti davanti alle tragedie di oggi: Lesbo, Siria, Idlib, Turchia, Iraq, Iran, Gaza, Afghanistan, Algeria…Doveroso è il grazie a Nicola Calipari, al suo essere vero uomo a servizio dello stato, della comunità. Uno che ha davvero dato la sua vita per salvare quella di un’altra persona
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 marzo 2020
Sono passati quindici anni da quel 4 marzo 2005. Verso sera arriva la notizia che Giuliana Sgrena, rapita in Iraq dall’inizio di febbraio, è stata liberata! Pochi minuti dopo arriva l’altra notizia: Nicola Calipari, l’agente dei Servizi Segreti italiani, che era andato a prenderla, che aveva fatto di tutto per liberarla e la stava riportando a casa, è stato ucciso. Da chi? Dagli ‘americani’. Ma come? Gli americani sono nostri alleati, anche nella guerra in Iraq. «Fuoco amico». È anche il titolo del libro scritto dalla stessa Sgrena, un anno dopo, edito da Feltrinelli. Nicola Calipari è stato ucciso. Ha...