Cultura

Quinn, il canone è difettoso

Quinn, il canone è difettosoMarc Quinn, particolare di una sala allestita alla Fondazione Cini di Venezia

Mostre Alla Fondazione Cini, per la cura di Germano Celant, una personale con cinquanta opere dell'artista inglese

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 24 luglio 2013
Quando si parla di Young British Artists, vengono in mente Damien Hirst, Tracey Emin e Jenny Saville. Ma al gruppo apparteneva un artista che ne sviluppa l’estetica repellente, fondata sulle pratiche del disgusto, in un percorso audace e privo di sensazionalismi. È Marc Quinn. A Venezia la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, gli dedica una personale con più di cinquanta opere, tra cui quindici inedite (visitabile fino al 29 settembre). Quinn ha cominciato dalle manipolazioni culturali della natura, indagando l’alchimia delle sostanze: calchi della sua testa in sangue congelato (Self, 1991), nigredo che si esterna nel coagulo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi