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Quintetti, Pavane e preludi

In una parola Per fortuna ogni tanto si riesce a godere della buona musica, cosa molto consolante e anche emozionante specialmente se si ascoltano composizioni – e esecutori/esecutrici – che non si conoscevano. […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 aprile 2019
Per fortuna ogni tanto si riesce a godere della buona musica, cosa molto consolante e anche emozionante specialmente se si ascoltano composizioni – e esecutori/esecutrici – che non si conoscevano. Mi è capitato per ben due volte nei giorni scorsi grazie alle iniziative che ogni anno a Roma l’Università (dipartimenti di filosofia e comunicazione e di scienze della formazione di Roma Tre) da un lato e la Scuola Popolare di Musica del Testaccio dall’altro assumono per fare sempre più luce sull’arte di compositrici, antiche e moderne, che una tradizione (maschile) dura a morire ha relegato in un cono d’ombra. Mi...

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