Alias

Raccontare l’orrore

Olocausto Theodor Adorno disse che scrivere poesie dopo Auschwitz è un atto ‘barbarico’: non impossibile, come viene spesso citato, ma barbarico. L’impossibilità di fare un film sull’Olocausto rappresenta un buon punto […]

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 20 febbraio 2016
Theodor Adorno disse che scrivere poesie dopo Auschwitz è un atto ‘barbarico’: non impossibile, come viene spesso citato, ma barbarico. L’impossibilità di fare un film sull’Olocausto rappresenta un buon punto di partenza per un film sull’Olocausto. Il primo film dell’ungherese László Nemes, Il Figlio di Saul ha a cuore questo dubbio. Non è un film facile da guardare per vari motivi. Primo di tutti, Saul (Géza Röhrig) non è un ‘innocente’ come Benigni in La Vita è Bella o un buon Nazista come Schindler nel celeberrimo film di Spielberg. Saul è un sonderkommando, un ebreo che per sopravvivere (anche se...

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