Visioni
Racconti di donne sui bordi dell’immagine
Intervista Conversazione con Teresa Villaverde, tra i protagonisti del nuovo cinema portoghese degli anni Novanta. Il Bergamo Film Meeting le ha dedicato la retrospettiva
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Intervista Conversazione con Teresa Villaverde, tra i protagonisti del nuovo cinema portoghese degli anni Novanta. Il Bergamo Film Meeting le ha dedicato la retrospettiva
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 17 marzo 2015Edizione 17.03.2015
Cecilia ErminiBERGAMO
Il cinema di Teresa Villaverde è sempre attraversato da una duplice, impetuosa corrente: il flusso geografico e di coscienza delle sue protagoniste e gli spaesamenti fra parole e immagini, memore della «mise-en-trance» di Marguerite Duras, in equilibrio perfetto e precario fra il realismo più crudo e la potenza espressiva di una visione affilata. Emersa all’inizio degli anni ’90, insieme a compagni di scuola dell’ESTC di Lisbona come Pedro Costa e Joao Pedro Rodrigues, Teresa Villaverde, fin dal suo esordio a soli 25 anni con A Idade Maior, ha disegnato, con l’acqua e le grida del suo Portogallo, i chiaroscuri di...