Alias Domenica
Raffaello, disegno e tutela delle rovine di Roma, prima della morte
Salvatore Settis e Giulia Ammannati, "Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela", Skira Gli autori dicono la loro, con lucidità e finezza, su quella che è divenuta un’ossessione degli studî: la "Lettera a Leone X"
Salvatore Settis e Giulia Ammannati, "Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela", Skira Gli autori dicono la loro, con lucidità e finezza, su quella che è divenuta un’ossessione degli studî: la "Lettera a Leone X"
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 luglio 2022
«Morse Raffaello da Urbino pittore eccellente et architetto della chiesa de San Pietro (…) dolse la morte sua precipue alli litterati, per non aver potuto fornire la descrittione e pittura di Roma antica che ‘l faceva, che era cosa bellissima, pro perfettione della quale haveva ottenuto un breve del Papa, che niuno potesse cavare in Roma, che non lo facesse intravenire». Così Marcantonio Michiel annotava nel suo diario la notizia della morte di Raffaello (1520): nessuna menzione degli affreschi della Sala di Costantino in Vaticano, ai quali egli aveva appena fatto in tempo a mettere mano, e che sarebbero stati...