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Ragazze in rivolta, una storia blues

Ragazze in rivolta, una storia bluesBessie Smith

Miti/Artiste che hanno rivaleggiato con i colleghi maschi rendendo grande il genere. Da Bessie Smith a Memphis Minnie «Le cantanti blues erano associate al diavolo perché celebravano quella dimensione dell’esistenza umana considerata immorale e malefica, secondo i tenenti della chiesa. Erano delle peccatrici perché cantavano di amore e […]

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 agosto 2020
«Le cantanti blues erano associate al diavolo perché celebravano quella dimensione dell’esistenza umana considerata immorale e malefica, secondo i tenenti della chiesa. Erano delle peccatrici perché cantavano di amore e sesso» (Angela Davis). Erano donne, nere, figlie o nipoti di schiavi, che, negli oscuri anni Venti americani, in cui il razzismo imperava ovunque e il segregazionismo era legge, imbracciarono le chitarre o usarono la loro forte voce per tracciare un nuovo cammino verso la libertà e l’autodeterminazione. Non solo razziale, non solo basata sulla conquista di elementari diritti civili ma soprattutto come donne. Ultimo gradino della società, discriminate non solo...

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