Italia
Ragazzi anoressici e bulimici, per loro è doppia quarantena
Viaggio tra i pazienti del centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione di Todi. Giovanissimi immunodepressi perciò più esposti alle complicazioni del Coronavirus
Alcuni pazienti del centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione di Todi – Carmen Baffi
Viaggio tra i pazienti del centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione di Todi. Giovanissimi immunodepressi perciò più esposti alle complicazioni del Coronavirus
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 maggio 2020
«Se c’è una cosa bella in questa storia è che normalmente il ricovero comporta di fermarsi mentre il mondo fuori continua a girare. Adesso invece è come se quel mondo li stesse aspettando». A parlare è Riccardo Esposito, tirocinante psicologo. Ogni giorno si occupa dei giovani pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione. Siamo nel centro per la cura dei disturbi dell’alimentazione di Todi. Un posto in cui ogni giorno venti tra ragazze e ragazzi provano a guarire dall’anoressia o dalla bulimia nervosa. Il primo paradosso della quarantena volontaria, per loro, è che ne stavano già vivendo una. Ilenia si è ammalata...