Visioni
Ragione e Storia, esercizi di crudeltà
A teatro «Candide» di Mark Ravenhill per la regia di Fabrizio Arcuri, produzione Teatro di Roma. La piece dell’autore inglese, ispirata a Voltaire, avrebbe bisogno di un più lucido allestimento
una scena dello spettacolo – foto di Achille Le Pera
A teatro «Candide» di Mark Ravenhill per la regia di Fabrizio Arcuri, produzione Teatro di Roma. La piece dell’autore inglese, ispirata a Voltaire, avrebbe bisogno di un più lucido allestimento
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 marzo 2016
Mark Ravenhill è uno degli autori di testi teatrali più noti e apprezzati al mondo: il suo Shopping and Fucking spalancò a metà degli anni 90 la porta della nuova, e più eversiva, drammaturgia. Inglese e non solo, con successo strepitoso e messinscene innumerevoli in tutta Europa. Da qualche anno poi è drammaturgo in residenza alla Royal Shakespeare Company, massima istituzione teatrale britannica. Già questa sorta di apparente «ossimoro» induce curiosità, e svela possibili chiavi di lettura della sua scrittura. O di «riscrittura», se pensiamo al suo testo più recente, che giunge ora in Italia, una delle poche produzioni originali...