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Rai al capolinea, la tragicommedia delle nomine
Ri-mediamo La lottizzazione di ciò che rimane dei partiti è solo una parte del tutto. La crisi della politica ha rivitalizzato salotti, gruppi di potere, sistemi relazionali di varia natura. Il lungo trascinamento degli ultimi mesi ci avverte, però, che così l’azienda pubblica non può più funzionare. È al capolinea
Ri-mediamo La lottizzazione di ciò che rimane dei partiti è solo una parte del tutto. La crisi della politica ha rivitalizzato salotti, gruppi di potere, sistemi relazionali di varia natura. Il lungo trascinamento degli ultimi mesi ci avverte, però, che così l’azienda pubblica non può più funzionare. È al capolinea
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 gennaio 2020
Sono state velocemente dimenticate le parole critiche ed amare del Presidente della Repubblica sulla Rai nel discorso di fine anno. Osservazioni espresse con comprensibile cautela e tuttavia molto realistiche. L’ultima vicenda tragicomica delle nomine ci racconta la verità sulla crisi nera di viale Mazzini. In questione le nuove postazioni di coordinamento previste dal piano industriale e gli avvicendamenti nella direzione delle vecchie reti e testate. Anzi, testate no, perché nella antica concezione dell’informazione-propaganda i telegiornali valgono oro. Peccato che numerosi studiosi dei media abbiano sottolineato come contino di più nella formazione degli stili di vita e del consenso i programmi...