Lavoro

Rappresaglia di Thyssen Krupp

Rappresaglia di Thyssen KruppIn lotta per il lavoro

Nervi d'acciaio La multinazionale non pagherà gli stipendi fin quando gli operai Ast resteranno in sciopero. "L'ennesima provocazione - risponde la Fim Cisl - ma noi andiamo avanti. Almeno fino a giovedì". Quando ci sarà al Mise l'incontro con l'azienda e il governo, sponsor di una pseudo-revisione del piano industriale che strangolerà comunque l'acciaieria.

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 2 novembre 2014
Scioperi? E io non pago lo stipendio. La rappresaglia porta l’autorevole firma di Thyssen Krupp. Ed è naturalmente diretta contro quegli ingrati degli operai Ast che continuano a protestare chiedendo investimenti, volumi produttivi e, di conseguenza, lavoro in fabbrica per tutti. Non un piano industriale che, teoricamente in via di revisione in stretto accordo fra la multinazionale e il governo Renzi, continua invariabilmente a tagliare un costo del lavoro – 30 milioni su 100 complessivi, un terzo dei risparmi previsti da Tk – che incide sui conti dell’acciaieria per il solo 7%. E che, nella ventilata concessione di mantenere parzialmente...

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