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Rathenau e Keynes, due grandi voci sull’economia di guerra

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Economia di guerra Le analisi dei due studiosi sui cambiamenti prodotti dalle guerre mondiali, che in pochi anni facevano maturare ciò che avrebbe dovuto accadere in qualche secolo di storia

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 marzo 2020
Sentiamo dire che «siamo in guerra» contro un nemico invisibile e terribile. Anche la Confindustria parla esplicitamente di «economia di guerra» e prevede una perdita di 100 miliardi di euro al mese. Ma, possiamo definire «economia di guerra» questa stretta alle attività produttive? Si tratta, in effetti, di una strana guerra che non vede esseri umani schierati gli uni contro gli altri, ma tutti i paesi del mondo lottare, spesso da soli, contro un nemico comune. E il patrimonio nazionale non viene distrutto dalle bombe, ma può essere distrutto dalla chiusura dei mercati, a causa della la pandemia. La letteratura...

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