Alias

Raul Ruiz, Al Adamson, Riccardo Freda

Loquasto International Film Festival «In bocca al lupo a colui che voglia essere ruiziano», avvertiva Melvil Poupaud. E in effetti l’excessus mentale/visivo del regista cileno e poi francese (1941-2011), dispiegandosi metaforicamente in labirinti successivi […]

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 31 ottobre 2020
«In bocca al lupo a colui che voglia essere ruiziano», avvertiva Melvil Poupaud. E in effetti l’excessus mentale/visivo del regista cileno e poi francese (1941-2011), dispiegandosi metaforicamente in labirinti successivi più che in richiami al realismo (se non come trappola) esige un occhio attentamente trasognato, e attitudini al continuo ripensamento del canone in materia di cinema «colto». Datato 1968 (e Pardo d’Oro a Locarno l’anno successivo), «Tres Tristes Tigres» è il primo lungometraggio di Raul Ruiz, che definisce nuovamente le suggestioni del romanzo omonimo del cubano Guillermo Cabrera Infante trasportandole dall’Avana a una Santiago del Cile di apparente attualità (speranza...

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