Alias Domenica
Rauschenberg, iconoclasta gentile
Robert Rauschenberg di scena a Londra, Tate Modern Una mostra a cesure nette, che risponde al credo dell'artista per il quale «è un piacere abbandonare gli stili»: però, mai oltranzista, non avanza, ma fa movimenti laterali
Robert Rauschenberg, «Untitled (Spread)», 1983, New York, Robert Rauschenberg Foundation
Robert Rauschenberg di scena a Londra, Tate Modern Una mostra a cesure nette, che risponde al credo dell'artista per il quale «è un piacere abbandonare gli stili»: però, mai oltranzista, non avanza, ma fa movimenti laterali
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 aprile 2017
Giuseppe FrangiLONDRA
Dice Robert Rauschenberg in quella preziosa intervista di Dorothy Seckler del dicembre 1965 (pubblicata lo scorso anno in Italia da Etcetera): «È sempre un piacere abbandonare gli stili». È un piacere suo, ma anche un piacere di chi si affaccia alla grande mostra che ha iniziato il suo tour dalla Tate Modern di Londra e che approderà al Moma di New York (dal 21 maggio; catalogo in coedizione davvero esemplare). Sin dalla prima sala gli stili si rincorrono e quindi anche i piaceri. Siamo agli inizi degli anni cinquanta e quel ragazzone texano di 25 anni era appena sbarcato a...