Cultura
Raymond Depardon, il dolore dello scatto
Fotografia Un’intervista con il reporter e cineasta francese, in mostra alla Triennale di Milano. «L’incontro con Basaglia fu importante, venivo da un periodo difficile. Mesi prima, in Ciad, ero stato obbligato a realizzare delle 'proof of life' degli ostaggi. Mi segnò profondamente»
Collegno, Torino-1980, serie san Clemente – Raymond Depardon. Magnum photos
Fotografia Un’intervista con il reporter e cineasta francese, in mostra alla Triennale di Milano. «L’incontro con Basaglia fu importante, venivo da un periodo difficile. Mesi prima, in Ciad, ero stato obbligato a realizzare delle 'proof of life' degli ostaggi. Mi segnò profondamente»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 31 gennaio 2022
Sembra che il giallo sia il colore dell’intelletto, del calore, ma anche della paura, della follia. Nell’allestimento concepito per la mostra Raymond Depardon. La vita moderna alla Triennale di Milano / Fondation Cartier pour l’art contemporain (fino al 10 aprile), sotto la direzione di Hervé Chandès, l’artista Jean Michel Alberola con la scenografa Théa Alberola, in dialogo con il grande fotografo e cineasta francese, ha scelto proprio questo colore per le pareti della sezione dedicata a San Clemente che Depardon ha realizzato nel manicomio dell’isola veneziana poco prima della chiusura. Tappa conclusiva di un percorso di trecento fotografie e due...