Alias Domenica
Re Artù, il visionario del regno musicale
Grandi direttori Il massimo biografo di Toscanini evidenzia la forza innovativa del maestro, che promosse molti nuovi titoli operistici, una cultura sinfonica di respiro europeo, uno stile teatrale il cui virtuosismo era mezzo e non fine
Federico Zandomeneghi, Ritratto di Arturo Toscanini
Grandi direttori Il massimo biografo di Toscanini evidenzia la forza innovativa del maestro, che promosse molti nuovi titoli operistici, una cultura sinfonica di respiro europeo, uno stile teatrale il cui virtuosismo era mezzo e non fine
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 20 gennaio 2019
Per alcuni versi, la voluminosa biografia che Harvey Sachs ha dedicato a Toscanini La coscienza della musica (il Saggiatore, traduzione di Valeria Gorla, pp. 1200, euro 69,00) si potrebbe leggere come una piccola storia sociale della musica ambientata nella prima metà del Novecento e filtrata attraverso l’esperienza privilegiata di uno dei suoi protagonisti principali. D’altro canto, l’accuratissimo indice analitico rende anche possibile ricostruire ogni aspetto della vicenda umana e artistica dell’illustre musicista, inclusi i rapporti che intrattenne con i colleghi del podio, con alcuni grandi compositori, con i politici dell’epoca e, per esempio, con le molte donne di cui amò...