Alias Domenica
Re fannulloni, cliché storiografico alla prova
I Merovingi a Parigi Al Musée de Cluny una panoramica ricchissima di oreficeria, arte libraria, miniature, epigrafia, corredi militari, resti architettonici. È il risultato di una campagna di studi che rivaluta un’epoca considerata di passaggio
«Fibule circulaire», VII secolo, ©Rmn-Grand Palais (Musée d'Archéologie nationale) / Gérard Blot
I Merovingi a Parigi Al Musée de Cluny una panoramica ricchissima di oreficeria, arte libraria, miniature, epigrafia, corredi militari, resti architettonici. È il risultato di una campagna di studi che rivaluta un’epoca considerata di passaggio
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 12 febbraio 2017
Francesco StellaPARIGI
«La stirpe dei Merovingi (…) era una stirpe priva di forza, che non aveva in sé altro lustro che il mero titolo di re. Le ricchezze e i poteri del regno erano detenuti dai prefetti del palazzo, che erano chiamati ‘maggiordomi’ ed esercitavano il vero comando. Null’altro era lasciato al re che sedere sul trono, accontentandosi del solo titolo regio, con la chioma lunga e la barba fluente, e di atteggiarsi a sovrano, di ascoltare gli ambasciatori, da qualsiasi parte venissero, e quando ripartivano dar loro i responsi che gli erano stati indicati o imposti, fingendo che provenissero da lui....