Visioni

«Re granchio», esistenze anarchiche tra i maestosi orizzonti dell’erranza

«Re granchio»,  esistenze anarchiche tra i maestosi orizzonti dell’erranzaUna scena da «Re Granchio»

Cinema In sala film di Matteo Zoppis e Alessio Rigo De Righi, ambientato in una Tuscia fiabesca

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 2 dicembre 2021
Chi è il «Re Granchio» che dà il titolo al nuovo film di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis? A pensare all’animaletto marino a cui fa riferimento verrebbe in mente qualcuno che va a ritroso nel nastro della propria esistenza lungo un tragitto che lo porta (forse) a rimanere inchiodato in un qualche punto di essa. Ma nel paesaggio dei due registi, sguardi eccentrici e talentuosi nelle giovani generazioni di cinema in Italia, il movimento delle cose non né mai lineare e anzi si aggiusta lungo piste che sorprendono qualsiasi attesa. Siamo come nel precedente loro film, quel Solengo...

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