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Rebibbia, la tragedia dell’ossessione carceraria

Riforma penitenziaria Maternità, salute, droga: i nodi dimenticati

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 19 settembre 2018
Era in carcere da poco più di 20 giorni, nel “nido” di Rebibbia con i suoi due bambini. Ora è in isolamento, guardata a vista, protetta dalle altre detenute e da se stessa. La sua bambina è morta, il più grande speriamo di no. Il gergo burocratico-penitenziario catalogherà anche questo tra gli «eventi critici» accaduti quest’anno in carcere. Ma quel che è successo ieri nella Casa circondariale femminile romana non ha eguali: una madre che uccide la figlia di sei mesi e riduce in fin di vita il fratellino di poco più grande non si era ancora mai visto. Di...

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