Economia

Recovery, un’approvazione lampo che esclude la società e il parlamento

Recovery, un’approvazione lampo che esclude la società e il parlamentoIl presidente del Consiglio Mario Draghi – LaPresse

«Piano nazionale di ripresa e resilienza» Dopo settimane di discussioni segrete tra «esperti» e ministri stamattina il «piano nazionale di ripresa e resilienza» arriva al consiglio dei ministri mentre la maxi maggioranza del governo Draghi polemizza sulle misure bandiera come, ad esempio, l’estensione del «superbonus 110%» oltre le case popolari. Il parlamento avrà solo 48 ore per discutere e votare un piano di oltre 300 pagine che promette, a partire dal 2024, una crescita del Pil di oltre il 3,6%. Tranne una piattaforma digitale dove la cittadinanza potrà seguire il corso delle «riforme» annunciate non è previsto il coinvolgimento della società. Lunedì 26 a piazza Montecitorio il movimento «per una società della cura» promuove la protesta. Il 30 aprile il documento sarà inviato alla Commissione Ue

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 aprile 2021
Visto da pochi, si stampi per tutti. Il «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr), detto anche «Recovery plan», sarà discusso stamattina dalle dieci nel Consiglio dei ministri. Lunedì e martedì prossimi il parlamento farà giusto in tempo ad ascoltare le comunicazione del presidente del consiglio Mario Draghi e votare le risoluzioni. Il progetto al quale è stata agganciata la speranza di attutire l’impatto della crisi economica innescata dalla pandemia, adattando l’economia a una transizione «eco-digitale» di alcuni settori (questo significa «resilienza» – l’opposto di »resistenza» – sarà inviato entro venerdì 30 aprile alla Commissione Europea con la quale inizierà...

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