Lavoro
Reddito a ostacoli, la nuova guerra ai poveri
Il caso Parte l’«assegno di inclusione» che sostituisce il «reddito di cittadinanza»: taglio di 1 miliardo mentre la povertà continua a crescere. Il Workfare di Meloni: tagliare il sussidio e spingere a un lavoro che non c’è. La denuncia dell'Inca e della Cgil Firenze: "Senza sussidio per formazione e lavoro da 3 mesi. Il governo fa cassa sui più vulnerabili"
Manifestazione per un reddito minimo garantito – LaPresse
Il caso Parte l’«assegno di inclusione» che sostituisce il «reddito di cittadinanza»: taglio di 1 miliardo mentre la povertà continua a crescere. Il Workfare di Meloni: tagliare il sussidio e spingere a un lavoro che non c’è. La denuncia dell'Inca e della Cgil Firenze: "Senza sussidio per formazione e lavoro da 3 mesi. Il governo fa cassa sui più vulnerabili"
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 2 gennaio 2024
L’inizio del nuovo anno ha segnato un’altra tappa della guerra ai poveri di chi già nel 2021 ha definito il «reddito di cittadinanza» come un «metadone di stato». Ieri è ufficialmente partita la terza «riforma» delle politiche di contrasto della povertà in pochi anni. Dopo il «Rei» del 2017 e il «reddito» del 2019, l’«assegno di inclusione» appena entrato in vigore ha irrigidito i criteri workfaristi già contenuti nel precedente «reddito di cittadinanza», peggiorandoli. Quest’ultima transizione è avvenuta in due tempi. Il primo è iniziato a settembre 2023, quando è stato istituito un sussidio per un’altra categoria di poveri: gli...