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Reddito di cittadinanza: i guasti politici dell’invidia sociale
L’avversione al reddito di sopravvivenza si agita tra gli strati popolari. E il giustizialismo rancoroso è terreno ideale sul quale la destra plebea costruisce le sue fortune
L’avversione al reddito di sopravvivenza si agita tra gli strati popolari. E il giustizialismo rancoroso è terreno ideale sul quale la destra plebea costruisce le sue fortune
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 novembre 2021
Un ampio ventaglio di ragioni e di umori, posizioni teoriche e avversioni viscerali, militano contro il reddito di cittadinanza in Italia. E’ un calderone in cui si agitano i cascami della cultura neoliberista, secondo la quale non esiste la keynesiana “disoccupazione involontaria”, essendo la mancanza di lavoro responsibilità di chi non lo cerca. Come ci ricorda ora il saggio di Mauro Callegati, Il mercato rende liberi e altre bugie del neoliberismo (Luiss,2021). Ma si rinvengono anche opposizioni “di sinistra”, come quelle del sindacato, che teme il dilagare di un assistenzialismo deteriore, destinato ad accrescere la subalternità dei ceti proletari. Il...