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“Reddito di cittadinanza”, ovvero solo un sussidio temporaneo di disoccupazione
Come il Jobs Act Solo se gli aumenti di produttività verranno accompagnati da corrispondenti aumenti di domanda, il benessere economico sarà distribuito e ci libereremo dalla trappola di una domanda aggregata stagnante da cui non scapperemo con strumenti neoliberisti come sussidio temporaneo di disoccupazione o Jobs Act
Come il Jobs Act Solo se gli aumenti di produttività verranno accompagnati da corrispondenti aumenti di domanda, il benessere economico sarà distribuito e ci libereremo dalla trappola di una domanda aggregata stagnante da cui non scapperemo con strumenti neoliberisti come sussidio temporaneo di disoccupazione o Jobs Act
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 gennaio 2019
Il 2018 è stato un anno orribile per il reddito di cittadinanza, ritirato in quasi tutti i Paesi che lo avevano già sperimentato, per via di costi insostenibili se non sono accompagnati da adeguate politiche redistributive. Eppure economisti ed imprenditori nelle élite della tecnologia lo considerano una risposta adeguata alla disoccupazione tecnologica – le perdite di posti di lavoro causate dall’automazione. L’idea è che tutti i cittadini ricevano una certa quantità di denaro dal governo per le spese di cibo, alloggio e abbigliamento – indipendentemente dal reddito o dalla condizione lavorativa come “reddito di base incondizionato”, ovvero modulato se reddito...