Lavoro
«Reddito», dopo sei mesi obbligati ad accettare lavori a 100 km, dopo 18 ovunque
Workfare all'italiana Il cosiddetto "reddito di cittadinanza" è in realtà una mobilità forzata dei poveri. Un provvedimento feroce del governo Lega-Cinque Stelle assegna sgravi alle imprese e scarica i costi dell'emigrazione sulle spalle delle famiglie. La protesta della regione Piemonte che trova "irrealistica" l'attuazione della riforma entro aprile 2019
Workfare all'italiana Il cosiddetto "reddito di cittadinanza" è in realtà una mobilità forzata dei poveri. Un provvedimento feroce del governo Lega-Cinque Stelle assegna sgravi alle imprese e scarica i costi dell'emigrazione sulle spalle delle famiglie. La protesta della regione Piemonte che trova "irrealistica" l'attuazione della riforma entro aprile 2019
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 gennaio 2019
Vorrebbero impedire di delocalizzare le aziende, ma delocalizzano le famiglie più povere. Tutto per un sussidio chiamato «di cittadinanza». In questa cornice obbligare un povero che vive in nuclei familiari senza minori e senza disabili a trasferirsi di 500 chilometri, e oltre, dalla città di residenza se non riceve un’offerta di lavoro «congrua» dai centri per l’impiego dopo un anno dev’essere sembrata una condizione vessatoria eccessiva anche a coloro che, in queste ore, stanno definendo il decreto che il governo dovrebbe approvare giovedì. Una delle norme più violente concepite da questa politica di attivazione dei poveri assoluti disoccupati, volta a...