«Reddito», il primo voto del Senato alla «rivoluzione» del Workfare
Workfare all'italiana Primo giro di boa ieri al Senato per il «decretone reddito-pensioni quota 100» con 141 voti a favore. I Cinque Stelle e il premier Conte parlano di una «rivoluzione del Welfare». In realtà si tratta di uno scambio tra sussidio e lavoro obbligatorio (Workfare). Partenza spericolata il 6 marzo, erogazione da aprile. Se funzionerà, il sussidio detto impropriamente «reddito di cittadinanza» creerà una trappola della povertà anche in Italia. Però il governo potrà dire che ci sono più lavoratori attivi e occupabili
Workfare all'italiana Primo giro di boa ieri al Senato per il «decretone reddito-pensioni quota 100» con 141 voti a favore. I Cinque Stelle e il premier Conte parlano di una «rivoluzione del Welfare». In realtà si tratta di uno scambio tra sussidio e lavoro obbligatorio (Workfare). Partenza spericolata il 6 marzo, erogazione da aprile. Se funzionerà, il sussidio detto impropriamente «reddito di cittadinanza» creerà una trappola della povertà anche in Italia. Però il governo potrà dire che ci sono più lavoratori attivi e occupabili