Politica
Referendum contro il decreto sicurezza, il dilemma del Pd
Primarie Martina insiste nel proporre di raccogliere le firme ai gazebo del 3 marzo contro la legge Salvini, ma dagli altri candidati raccoglie solo freddezza e critiche. Non si può procedere con un solo quesito e i gli ostacoli tecnici e di opportunità non sono pochi
Maurizio Martina – Lapresse
Primarie Martina insiste nel proporre di raccogliere le firme ai gazebo del 3 marzo contro la legge Salvini, ma dagli altri candidati raccoglie solo freddezza e critiche. Non si può procedere con un solo quesito e i gli ostacoli tecnici e di opportunità non sono pochi
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 dicembre 2018
Un referendum, tanti referendum o nessun referendum per cancellare il decreto sicurezza? Il dilemma fa capolino nelle già assai tormentate primarie del Pd. Tra i principali contendenti, la coppia Martina-Richetti insiste per il referendum. « Il Pd insieme a tutte le forze disponibili deve farsi promotore di questa iniziativa necessaria, anche con i gazebo delle primarie del 3 marzo», ha detto anche ieri Maurizio Martina, segretario uscente. Ma la sua proposta di raccogliere le firme quando gli elettori dem andranno a scegliere il segretario ha già registrato la freddezza, quando non la contrarietà esplicita degli altri sfidanti. Neanche una parola...