Politica
Referendum giustizia, scontro sull’election day
Dopo la Corte costituzionale Salvini spinge per l'abbinamento con le amministrative di primavera. Può aiutare a raggiungere il quorum le consultazioni abrogative rimaste in piedi, ma non è una garanzia. Il governo è contrario. E potrebbe spingere per cambiare la riforma Cartabia e far cadere tre quesiti su cinque
Matteo Salvini – LaPresse
Dopo la Corte costituzionale Salvini spinge per l'abbinamento con le amministrative di primavera. Può aiutare a raggiungere il quorum le consultazioni abrogative rimaste in piedi, ma non è una garanzia. Il governo è contrario. E potrebbe spingere per cambiare la riforma Cartabia e far cadere tre quesiti su cinque
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 febbraio 2022
Niente di meglio di una campagna elettorale per provare a risollevarsi. Matteo Salvini sente il richiamo della propaganda e prova a buttarsi alle spalle i fallimenti del Quirinale, i problemi nella Lega e la competizione a destra con Giorgia Meloni dalla quale secondo i sondaggi sta uscendo perdente. Non ha titolo per intestarsi la battaglia referendaria: Lega e radicali all’ultimo momento hanno scelto di non depositare le firme raccolte per sostenere i quesiti sulla giustizia, così che mai si saprà se le sottoscrizioni necessarie c’erano o no. Gli unici promotori dei cinque referendum salvati dalla Corte costituzionale sono i consigli...