Politica
Referendum, il freddo aiutino di Napolitano
L'ex presidente della Repubblica, lord protettore della riforma, va in tv: «Toni aberranti, ma non buttiamo il lavoro. Il mio Sì è nel merito, non ai motivi del premier. Lo giudicheremo nel 2018». E Renzi intanto cerca gli elettori di M5S e Berlusconi via chat: «Vi sono antipatico? Vi capisco. Ma il treno non ripassa»
Giorgio Napolitano e Matteo Renzi
L'ex presidente della Repubblica, lord protettore della riforma, va in tv: «Toni aberranti, ma non buttiamo il lavoro. Il mio Sì è nel merito, non ai motivi del premier. Lo giudicheremo nel 2018». E Renzi intanto cerca gli elettori di M5S e Berlusconi via chat: «Vi sono antipatico? Vi capisco. Ma il treno non ripassa»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 22 novembre 2016
«Se volete una classe politica aggrappata alla poltrona prendetevela», litigava con i suoi follower il presidente del Consiglio, mentre il presidente emerito della Repubblica si recava negli studi Rai per registrare la puntata di ieri sera di Porta a Porta. «L’obiettivo della riforma costituzionale non è tagliare le poltrone, questa sul referendum è diventata una sfida largamente aberrante», ha detto Giorgio Napolitano a Bruno Vespa. Ma anche lui naturalmente voterà Sì al referendum, un annuncio televisivo assai scontato. «Voterò Sì in coerenza con tutte le posizioni che ho preso», ha detto giustamente l’ex presidente. È stato infatti lui, dal Quirinale,...