Politica
Referendum, il governo studia la data: presto, ma non troppo presto
Riforma costituzionale Dall'ufficio centrale della Cassazione uno scontato via libera al quesito sul taglio dei parlamentari. Voto possibile da fine marzo a inizio giugno, dopo le regionali l'esecutivo sceglierà il giorno più conveniente per restare in sella. Nasce il comitato del No del Coordinamento per la democrazia costituzionale
L'ufficio centrale per il referendum ha sede presso la Corte di Cassazione
Riforma costituzionale Dall'ufficio centrale della Cassazione uno scontato via libera al quesito sul taglio dei parlamentari. Voto possibile da fine marzo a inizio giugno, dopo le regionali l'esecutivo sceglierà il giorno più conveniente per restare in sella. Nasce il comitato del No del Coordinamento per la democrazia costituzionale
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 gennaio 2020
«La verità è che qualcuno si sta preparando a fare di tutto per andare a votare prima e incassare un numero di parlamentari maggiore rispetto a quelli che vogliamo tagliare». La chiave di lettura delle intenzioni del governo, dopo che ieri mattina l’ufficio centrale della Cassazione ha dato il via libera al referendum costituzionale, la offre piatta piatta Di Maio. Se dopo le elezioni in Emilia Romagna (e Calabria) il governo cominciasse a traballare pericolosamente, per tenerlo in piedi si potrà dire che non si può andare al voto anticipato, pena il ritorno di un parlamento di quasi mille deputati...