Politica
Referendum, il puzzle delle date
Riforma costituzionale Dopo le regionali il governo deve decidere la domenica in cui si voterà sul taglio dei parlamentari. Ha convenienza ad anticipare la convocazione. Ma non troppo, se vuole evitare il rischio di crisi in primavera e voto in estate con un esecutivo di garanzia
La sala del consiglio dei ministri
Riforma costituzionale Dopo le regionali il governo deve decidere la domenica in cui si voterà sul taglio dei parlamentari. Ha convenienza ad anticipare la convocazione. Ma non troppo, se vuole evitare il rischio di crisi in primavera e voto in estate con un esecutivo di garanzia
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 25 gennaio 2020
L’argomento è già stato affrontato, a margine del consiglio dei ministri di giovedì sera. I partiti di governo hanno capito che accelerare la convocazione del referendum costituzionale conviene alla maggioranza, perché allunga la legislatura. Dopo le elezioni regionali potrebbero capirlo ancora meglio. Fatto sta che circolano date molto anticipate per il referendum, a correzione di quello che fino a qualche giorno fa era l’orientamento prevalente. Non più maggio, dunque, ma addirittura marzo. La prima data utile – a condizione che il Consiglio dei ministri per decidere la convocazione si tenga entro il prossimo giovedì – è domenica 22 marzo. Per...