Politica
Referendum, il titolo parlante davanti ai giudici del Tar
Attesa per la decisione dei magistrati amministrativi sul testo del quesito pubblicato sulla scheda, che i sostenitori del No giudicano ingannevole. C'è l'ipotesi del rinvio. Intanto gli avvocati dello stato danno ragione a chi critica la riforma: non si tratta di una revione puntuale e limitata della Costituzione come prevista dalla legge sul referendum costituzionale
Attesa per la decisione dei magistrati amministrativi sul testo del quesito pubblicato sulla scheda, che i sostenitori del No giudicano ingannevole. C'è l'ipotesi del rinvio. Intanto gli avvocati dello stato danno ragione a chi critica la riforma: non si tratta di una revione puntuale e limitata della Costituzione come prevista dalla legge sul referendum costituzionale
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 18 ottobre 2016
Andrea FabozziROMA
Resisterà il «titolo parlante»? La definizione è presa dalla memoria degli avvocati dello stato, che ieri mattina davanti alla seconda sezione bis del Tribunale amministrativo del Lazio hanno difeso la formula scelta dal governo per battezzare la riforma costituzionale Renzi-Boschi e per chiamare al referendum del 4 dicembre i cittadini. Per i parlamentari di Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle De Petris e Toninelli, e per gli avvocati Bozzi e Palumbo (difesi da Vasques), quel titolo che parla di «superamento del bicameralismo, riduzione dei parlamentari e contenimento dei costi delle istituzioni» è ingannevole per gli elettori, essendo formulato – senza...