Europa
Referendum in Grecia, un no contro l’umiliazione
Grecia Le politiche dei memorandum europei hanno fatto perdere al paese un quarto del Pil in sei anni: con il «sì» ai tagli di spesa, la depressione sarebbe senza fine. Se invece vincesse il «no» all’austerità, il governo Tsipras otterrebbe un mandato più forte per negoziare con i «creditori»
Grecia Le politiche dei memorandum europei hanno fatto perdere al paese un quarto del Pil in sei anni: con il «sì» ai tagli di spesa, la depressione sarebbe senza fine. Se invece vincesse il «no» all’austerità, il governo Tsipras otterrebbe un mandato più forte per negoziare con i «creditori»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 luglio 2015
Dopodomani sera dalle urne greche potrebbe uscire un «sì» al referendum indetto dal governo di Alexis Tsipras. Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha annunciato ieri che si dimetterebbe; non potrebbe firmare un memorandum – una versione ritoccata di quello su cui si sono rotte le trattative la settimana scorsa – che riporta l’austerità nel paese e non affronta la ristrutturazione del debito. È difficile che il governo Tsipras possa sopravvivere; le nuove proposte che verranno da Berlino e Bruxelles saranno fatte apposta per rendere la vita impossibile alla coalizione tra Syriza e Anel; molti deputati non saranno disponibili a...