Politica

Referendum, le bugie di Renzi

Referendum, le bugie di RenziMatteo Renzi

Costituzione Aveva detto: "Fosse per me lo farei il prima possibile". Adesso invece vuole spostarlo quasi a Natale. Ma non è per ragioni tecniche o perché il voto rischia di incrociare la sessione di bilancio. Il governo è ancora in tempo per convocare le urne prima che le camere siano impegnate con la legge di stabilità

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 agosto 2016
«Spero che il referendum si faccia il 2 ottobre», ha detto Matteo Renzi all’inizio di giugno in tv (Rai2). «Fosse per me lo farei subito», ha chiarito un mese dopo, sempre in diretta (Sky). Al contrario, il presidente del Consiglio sta cercando di spostare «la madre di tutte le battaglie» (definizione ancora sua) il più tardi possibile. Che è molto tardi, in teoria si può arrivare fino al 18 dicembre. Per non aprire le urne proprio sotto l’albero di Natale, al presidente del Consiglio andrebbe bene, adesso, l’ultima domenica di novembre, il 27. Quasi due mesi dopo i precedenti annunci....

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