Politica
Referendum, Orfini scuote il Pd: non possiamo dire sempre sì
Democratici divisi L'ex presidente contro Zingaretti: dove sono i correttivi promessi? Il partito recuperi l'orgoglio, non possiamo sempre accontentare i capricci dei 5S. Intanto il presidente grillino della prima commissione della camera ammette: la conferma degli election days è una vittoria del nostro fronte del sì
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti
Democratici divisi L'ex presidente contro Zingaretti: dove sono i correttivi promessi? Il partito recuperi l'orgoglio, non possiamo sempre accontentare i capricci dei 5S. Intanto il presidente grillino della prima commissione della camera ammette: la conferma degli election days è una vittoria del nostro fronte del sì
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 agosto 2020
Un sospiro di sollievo accompagna la decisione della Corte costituzionale che ha confermato gli election days del 20 e 21 settembre. Dunque vedremo, e sarà la prima volta, l’accorpamento del referendum costituzionale con il voto politico delle regionali e delle suppletive e amministrativo nei comuni. Festeggiano lo scampato pericolo i 5 Stelle, per il presidente della commissione affari costituzionali Giuseppe Brescia è addirittura «la prima sonora vittoria del fronte del sì». L’argomento è eccessivo, perché quella della Consulta è una decisione sulla procedura che non interviene nel merito delle ragioni dei favorevoli o contrari al taglio dei parlamentari. Ma l’esultanza...