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Regeni, il coro mediatico dalla parte della contro-rivoluzione
«Colpa di Cambridge» Invece che appuntare lo sguardo sui meccanismi che proteggono i carnefici dal finire davanti a un tribunale, in Italia si scatenano congetture. Avvezzo alla fiction noir, il pubblico ha sete di colpi di scena e Giulio viene spogliato della dignità di ricercatore che studiava – per l’appunto – la semplificazione autoritaria del conflitto sociale
Verità per Giulio – LaPresse
«Colpa di Cambridge» Invece che appuntare lo sguardo sui meccanismi che proteggono i carnefici dal finire davanti a un tribunale, in Italia si scatenano congetture. Avvezzo alla fiction noir, il pubblico ha sete di colpi di scena e Giulio viene spogliato della dignità di ricercatore che studiava – per l’appunto – la semplificazione autoritaria del conflitto sociale
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 14 gennaio 2018
‘Il genere di fiction che preferisco sono le elezioni egiziane’ – scrive l’architetto e umorista arabo Karl Sharro, riferendosi all’apparecchiatura elettorale che porterà il generale al-Sisi a celebrare la propria riproduzione con una corsa solitaria. Il quadro mediorientale e mediterraneo evolve rapidamente: la regione viene riconfigurata dallo scontro in atto fra sauditi ed Emirati da un lato, Qatar e Turchia – e dunque la Fratellanza Musulmana – dall’altro. Il Sudan, tradizionalmente vicino all’Egitto, è passato al campo avverso, amico della Fratellanza: un segnale che preoccupa il Cairo anche perché prefigura un asse con l’Etiopia, con conseguenze sulla partita vitale delle...