Internazionale

Regeni, l’arresto di Metwally saluta il ritorno dell’ambasciatore. E l’Italia tace

Regeni, l’arresto di Metwally saluta il ritorno dell’ambasciatore. E l’Italia tace

Egitto, coincidenze pericolose L'avvocato dei desparecidos egiziani rinchiuso nel famigerato carcere di Torah. Era atteso a Ginevra per aggiornare la commissione Onu che indaga sulle sparizioni. E oggi s'insedia Cantini

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 14 settembre 2017
A due giorni dal sequestro, martedì sera è “riapparso” Ibrahim Metwally, avvocato delle famiglie dei desaparecidos egiziani e attivo nelle ricerche sull’omicidio di Giulio Regeni. Confermato l’arresto, dopo un passaggio sommario di fronte alla procura della National Security (un sistema giudiziario parallelo rispetto a quello ordinario), ora si trova rinchiuso nella prigione di Torah, a sud del Cairo. Le accuse formalizzate contro di lui e che gli costeranno, per ora, 15 giorni di custodia cautelare sono pesanti: formazione di una organizzazione illegale, diffusione di notizie false e «comunicazione con soggetti stranieri». L’avvocato, fondatore dell’Associazione delle famiglie delle vittime di sparizione...

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