Economia

Reggio Emilia, dopo il successo del referendum sull’acqua il Pd ha cambiato idea

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Beni comuni I movimenti dell'acqua: "Preferisce il mercato privato o semi-privato". La Camera del Lavoro: «Le loro paure sono immotivate». A settembre la decisione. Dal 2011 è passata un’era geologica

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 12 agosto 2015
Giovanni StincoREGGIO EMILIA
Chissà se il caldo di agosto porterà consiglio al Partito democratico di Reggio Emilia. Perché a giudicare dalle dichiarazioni degli scorsi mesi, la pubblicizzazione dell’acqua nella città del tricolore sembra essere tramontata. E di conseguenza l’idea che il Pd, a Reggio da sempre partito di governo, possa impegnarsi per far rispettare davvero l’esito del referendum sull’acqua del 2011. Un referendum, si disse all’epoca, trainato anche e soprattutto dal voto di massa delle regioni «rosse» d’Italia, e in Emilia-Romagna a primeggiare fu proprio la città dell’allora sindaco Graziano Delrio. Alle urne andò il 68% dei votanti, un plebiscito per l’acqua pubblica,...

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