Cultura
Regina José Galindo, tracce che resistono all’oblio
MOSTRE Intervista all’artista guatemalteca, in mostra a Roma fino al 31 gennaio. Negli spazi della Real Academia de España un lavoro dal titolo «Lavarse las manos»
Regina José Galindo, da «Lavarse las manos», 2019 foto di Manuela De Leonardis
MOSTRE Intervista all’artista guatemalteca, in mostra a Roma fino al 31 gennaio. Negli spazi della Real Academia de España un lavoro dal titolo «Lavarse las manos»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 19 dicembre 2019
Fagotti colorati di cotone e voile – c’è anche il braccialetto di conchiglie – che appartengono a quattro donne rifugiate provenienti da Costa d’Avorio, Somalia, Kurdistan e Congo (torneranno alle rispettive proprietarie alla fine della mostra), testimoni delle loro storie dolorose. Gli abiti sono a terra, ognuno in una sala al piano terra della Real Academia de España a Roma, sede della mostra Lavarse las manos di Regina José Galindo (Città del Guatemala 1974, dove vive e lavora), curata da Federica La Paglia (fino al 31 gennaio 2020). In quei tessuti, anche negli emblematici «wax printed», simbolo di quell’ibridazione di...