Politica
Regionali toscane, Giani e Ceccardi fanno a gara di insulti
Bassa Politica Una uscita sessista del candidato di Pd e alleati fa giustamente reagire la pupilla di Salvini. Ma la stessa Ceccardi continua a offendere pesantemente il parroco dell'accoglienza don Biancalani, che alla fine l'ha querelata per diffamazione.
Il parroco dell'accoglienza don Biancalani – Biagianti
Bassa Politica Una uscita sessista del candidato di Pd e alleati fa giustamente reagire la pupilla di Salvini. Ma la stessa Ceccardi continua a offendere pesantemente il parroco dell'accoglienza don Biancalani, che alla fine l'ha querelata per diffamazione.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 30 giugno 2020
Riccardo ChiariFIRENZE
L’uscita sessista di Eugenio Giani, candidato di Pd e alleati alle regionali toscane, verso l’avversaria della destra Susanna Ceccardi, sta facendo giustamente discutere. Parole come “Il mio avversario è Salvini, che si porta al guinzaglio la candidata”, appaiono ingiustificabili: “Più che me – osserva Ceccardi – si offendono le donne che fanno politica”. Impeccabile. Ma appena tre giorni fa la stessa Ceccardi usava la clava contro don Massimo Biancalani, coraggioso parroco dell’accoglienza. E il suo manifesto-fotomontaggio a caratteri cubitali “Il confessionale di don Biancalani nascondiglio per lo spaccio”, ha portato il diretto interessato a querelare (finalmente) Ceccardi per diffamazione. Apriti...