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Rembrandt a Edimburgo, fra riscoperte e assilli attributivi

Rembrandt a Edimburgo, fra riscoperte e assilli attributiviRembrandt van Rijn, "Il mulino", Washington, National Gallery

Alla Scottish National Gallery di Edimburgo, "Rembrandt: Britain’s Discovery of the Master", curata da Christian Tico Siefert Un’esposizione per il visitatore sia profano sia avvertito, particolarmente attenta alla «fortuna» inglese del pittore, che fu precoce, e alla storica difficoltà di lettura dei suoi sfaldamenti materici

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 23 settembre 2018
In uno dei grandi libri novecenteschi di storia dell’arte, Francis Haskell proponeva un’interpretazione articolata di come, nel corso dei secoli, fosse stato possibile assistere alla ‘riscoperta’ di artisti e stili del passato. Attraverso le indagini e i casi proposti in Rediscoveries in Art si può dire che Haskell abbia aperto la strada a un nuovo modo di indagare i fenomeni artistici, includendoli in una storia del gusto e della ricezione in epoche diverse da quelle in cui quei fenomeni si originarono. Uno dei casi migliori per cogliere proprio questi aspetti legati alla ‘fortuna’ è quello offerto dalle opere di Rembrandt...

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