Cultura
Remo Pagnanelli, paesaggi accidentati di un fulmineo poeta
RITRATTI Torna in libreria, con la casa editrice AnimaMundi, «Atelier d’inverno». La raccolta «Preparativi per la villeggiatura», uscita postuma nel 1988, aveva già un titolo premonitorio. Breve e bruciante è la sua parabola: si tolse la vita a soli trentadue anni, il 22 novembre del 1987. Fu anche un critico letterario raffinatissimo e collaborò a varie riviste
Remo Pagnanelli
RITRATTI Torna in libreria, con la casa editrice AnimaMundi, «Atelier d’inverno». La raccolta «Preparativi per la villeggiatura», uscita postuma nel 1988, aveva già un titolo premonitorio. Breve e bruciante è la sua parabola: si tolse la vita a soli trentadue anni, il 22 novembre del 1987. Fu anche un critico letterario raffinatissimo e collaborò a varie riviste
Pubblicato circa un anno faEdizione del 15 settembre 2023
Deve dire qualcosa se gli anni ottanta, associati per proverbio al glamour e alla felice spoliticizzazione degli individui dopo il decennio dell’antagonismo, sono riassunti viceversa sia dal film di Lawrence Kasdan The big chill (1983) sia da poeti allora in via di formazione ma consapevoli di vivere in un’era glaciale rediviva: e basterebbe menzionare, fra gli esordi più cospicui, Concessione all’inverno (1985) di Fabio Pusterla, Il viale d’inverno (’89) di Francesco Scarabicchi e Residenze invernali (‘89) di Antonella Anedda. È in ideale dialogo con tutti costoro un poeta, Remo Pagnanelli, che alla metà esatta del decennio pubblica Atelier d’inverno (introduzione...