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Remo Rapino, un undici fantastico e fantasioso

Remo Rapino, un undici fantastico e fantasiosoRiccardo Sogliano (Milan) in contrasto con Ezio Vendrame (Vicenza) nel corso di un incontro si serie A (1972-73) allo Stadio Romeo Menti di Vicenza (foto Alessandro Sabattini/Getty Images)

Intervista Remo Rapino, scrittore e professore, racconta «Fubbàll» edito da minimum fax

Pubblicato circa un anno faEdizione del 4 novembre 2023
La storia del calcio è fatta anche di formazioni recitate tutte d’un fiato. Dal glorioso e drammatico incipit Bacigalupo-Ballarin-Maroso del Grande Torino al Zoff-Gentile-Cabrini – buono per la Juve di stampo trapattoniano e per l’Italia di Spagna ’82 – passando per il Sarti-Burgnich-Facchetti della Grande Inter del mago Herrera. Se, citando Eduardo Galeano oltre ad essere mendicanti di buon calcio, lo fossimo anche di letteratura ci sarebbe un nuovo undici da imparare a memoria. Un undici fantastico e fantasioso agli ordini dell’allenatore-partigiano Oliviero che fa così: Milo, Glauco, Osso Nilton, Treccani, Giuseppe, Wagner, Berto Dylan, Efrem Giresse, Pablo, Baffino, Nadir....

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