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Renato, illuminaci d’immenso in questo deserto
Cinque anni fa, a pochi giorni dalla scomparsa del suo carissimo amico e compagno di lotta Filippo Bettini, ci lasciò Renato Nicolini. Ricordarlo è tutt’altro che un esercizio di retorica […]
Cinque anni fa, a pochi giorni dalla scomparsa del suo carissimo amico e compagno di lotta Filippo Bettini, ci lasciò Renato Nicolini. Ricordarlo è tutt’altro che un esercizio di retorica […]
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 agosto 2017
Cinque anni fa, a pochi giorni dalla scomparsa del suo carissimo amico e compagno di lotta Filippo Bettini, ci lasciò Renato Nicolini. Ricordarlo è tutt’altro che un esercizio di retorica funebre, quella secondo cui i morti sono tutti buoni ed eroi. No, il tratteggio – oggi – della poliedrica personalità dell’assessore alla Cultura per antonomasia ( e lo fu dal 1976 al 1985 a Roma, dal 1994 al 1997 a Napoli) assume un valore particolare. Ciò che frettolosamente venne definito l’«effimero», per connotare la creatività fuori dagli schemi dell’Estate romana, va oggi riconsiderato in una chiave di vera e propria...