Politica
«Renzi ci lasci lavorare o ritiri le dimissioni». Nel Pd parte la mischia
Democrack L’ex leader indeciso fra Martina e un futuro segretario più fedele Orlando lo attacca ma finisce sotto accusa dagli ultrà del giglio. Il senatore "semplice": «Non farò uscite pubbliche fino al 21 aprile quando parlerò in assemblea»
Maurizio Martina e Matteo Renzi al tempo in cui erano uno il vice dell’altro – LaPresse
Democrack L’ex leader indeciso fra Martina e un futuro segretario più fedele Orlando lo attacca ma finisce sotto accusa dagli ultrà del giglio. Il senatore "semplice": «Non farò uscite pubbliche fino al 21 aprile quando parlerò in assemblea»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 aprile 2018
Daniela PreziosiROMA
L’immagine di un futuro segretario in balia del predecessore e dei suoi ultrà non era edificante. Né quella del «caminetto renziano», ovvero i capicorrente di maggioranza Pd, riuniti in uno studio di Via Veneto per litigare su chi sarà il prossimo leader e come sarà eletto: dimostrazione plastica del fatto che Renzi stavolta non riesce a mettere ordine fra i suoi ma comunque non ha mai smesso di dirigere il partito. Nonostante le dimissioni e la promessa di «due anni di silenzio». LA MINORANZA DEM ci ha messo una notte per realizzare che Martina, sul quale stava dirigendo i propri...