Politica
Renzi e le promesse mancate sull’occupazione
JobsAct Ci sono voluti tre mesi di promesse, slogan, tweet perché Matteo Renzi arrivasse finalmente a dire che il suo fantomatico JobsAct è rinviato a data da destinarsi. Perché ammettere che la tanto urgente riforma degli ammortizzatori sociali sarà contenuta in un disegno di legge delega e in un successivo decreto delegato del governo è come fare un tuffo nel vuoto
JobsAct Ci sono voluti tre mesi di promesse, slogan, tweet perché Matteo Renzi arrivasse finalmente a dire che il suo fantomatico JobsAct è rinviato a data da destinarsi. Perché ammettere che la tanto urgente riforma degli ammortizzatori sociali sarà contenuta in un disegno di legge delega e in un successivo decreto delegato del governo è come fare un tuffo nel vuoto
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 marzo 2014
Ci sono voluti tre mesi di promesse, slogan, tweet perché Matteo Renzi arrivasse finalmente a dire che il suo fantomatico JobsAct è rinviato a data da destinarsi. Perché ammettere che la tanto urgente riforma degli ammortizzatori sociali sarà contenuta in un disegno di legge delega e in un successivo decreto delegato del governo è come fare un tuffo nel vuoto. Ci vorranno anni, probabilmente. Ammesso e non concesso che ci si riuscirà. Eppure il 17 dicembre scorso, da neo-segretario Pd, Renzi aveva assicurato che entro Natale avrebbe messo a punto il piano per «dare una tutela a chi non ce...