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Renzi e le riforme non riformiste
Partito democratico Quel che c’è oggi a sinistra non è in grado di incidere sul terreno politico. Ma questo non dimostra che dentro il Pd vi sia spazio per una battaglia di sinistra né soprattutto che nulla di nuovo possa nascere e che non valga la pena di lavorare a tal fine
Partito democratico Quel che c’è oggi a sinistra non è in grado di incidere sul terreno politico. Ma questo non dimostra che dentro il Pd vi sia spazio per una battaglia di sinistra né soprattutto che nulla di nuovo possa nascere e che non valga la pena di lavorare a tal fine
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 22 novembre 2014
Si può anche non essere d’accordo su tutto quel che dice Emanuele Macaluso nell’intervista apparsa sul manifesto (20 ottobre). Ma ce ne fossero molte in giro di teste altrettanto capaci di mettere in ordine con semplicità ragionamenti complessi, forse non saremmo messi così disastrosamente male. Nel paese e soprattutto a sinistra. Macaluso, si sa, è, come l’attuale presidente della Repubblica, uno della «destra» comunista e post-comunista. Uno di quelli che quando c’era il Pci deprecavano la divisione tra comunisti e socialisti. E che si battevano per un’interpretazione coerentemente riformistica delle lotte politiche del movimento operaio. Ripeto: si poteva e si...