Politica

Renzi, fuga per la vittoria nel Pd La minoranza non lo segue più

Renzi, fuga per la vittoria nel Pd La minoranza non lo segue piùIl segretario Pd Matteo Renzi, ex premier – LaPresse

Smetto quando voglio Congresso di corsa, primarie a inizio aprile. Il segretario si dimette, senza dirlo ancora: «Propongo il congresso anticipato, accetto l’invito della minoranza. A un certo punto un punto va messo. Non da me ma dall’assemblea». Orlando si smarca: Mi hanno assicurato che non si tratta dell’avviso di sfratto al governo Gentiloni. Spero che abbiano ragione, ma non ne sono del tutto convinto

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 14 febbraio 2017
Formalmente non dice la parola «dimissioni». Alla direzione Pd, convocata a Roma ieri in versione extralarge (ci sono anche i parlamentari e i segretari regionali) Matteo Renzi non esplicita la sua decisione. Ma è un trucco comunicativo: le «dimissioni» formali arriveranno sabato prossimo, il 18 febbraio, davanti all’assemblea nazionale. Ma dureranno poco: lì il segretario ha una maggioranza bulgara che potrebbe persino votare la sua «permanenza tecnica» a capo del partito anche durante il congresso; oppure affidare la reggenza al presidente Matteo Orfini. La sostanza non cambia. Tanto la giostra durerà poco: l’8 aprile, al massimo il 22 il Pd...

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