Politica
Renzi lascia ma i suoi restano. «All’opposizione di M5s e Lega»
Democrack, il vicesergretario Martina 'reggente' Orlando: via tutto il gruppo dirigente. Ma al segretario resta la regia delle consultazioni. Gli ammutinati del Nazareno ottengono l’uscita di scena immediata del leader. Ma i renziani reggono
Maurizio Martina – LaPresse
Democrack, il vicesergretario Martina 'reggente' Orlando: via tutto il gruppo dirigente. Ma al segretario resta la regia delle consultazioni. Gli ammutinati del Nazareno ottengono l’uscita di scena immediata del leader. Ma i renziani reggono
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 marzo 2018
Matteo Renzi ha perso, per la prima volta, un braccio di ferro con il suo partito. Questo non vuol dire che andrà a casa, né che farà «il senatore di Scandicci», anzi già lavora ad un’associazione sul modello macronista di ’En Marche’, dove si riverseranno le Leopolde. Ma questa sarà un’altra storia. NEL FRATTEMPO ci voleva la batosta delle urne, l’implosione del Pd e il governo avviato verso destra per far alzare la voce al gruppo dirigente dem. L’ultima sfida, quella delle dimissioni postdatate e cioè operative «al termine della fase di insediamento del parlamento e del nuovo governo» (testuale),...