Politica

Renzi ovunque, il non voto aiuta

Renzi ovunque, il non voto aiuta/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/26/Elezioni europee

Analisi Confronto tra i voti assoluti delle europee e delle politiche del 2013. L’astensione «droga» i risultati. Scelta civica è sparita e l’area di governo non è cresciuta di molto. Il boom della Lega al centrosud. Con questi risultati e il "Consultellum" il Pd non avrebbe la maggioranza alla camera. Il presidente del Consiglio «convince» molti delusi grillini ed ex berlusconiani. Per la sinistra continua l’emorragia dei consensi

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 27 maggio 2014
Un successo distribuito in maniera omogenea in tutta l’Italia peninsulare, più contenuto nelle isole. Nel confronto con le elezioni politiche del febbraio 2013 il Pd guadagna oltre due milioni e mezzo di voti (2.526.827; +29%), anche se in quindici mesi si sono persi per strada 6 milioni e 363mila elettori. L’analisi dei voti assoluti consente di perimetrare meglio successi e sconfitte, e di fare qualche ipotesi sugli spostamenti dell’elettorato. Con l’eccezione di Sicilia e Sardegna, dove guadagna solo 90.835 voti (+13%), il partito democratico cresce in maniera simile in tutte le circoscrizioni: +449.561 voti nel mezzogiorno, + 542.598 al centro,...

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