Internazionale

Renzi trova l’America

Renzi trova l’AmericaRenzi e Obama a Villa Madama

L'incontro Il premier incontra la sua «fonte di ispirazione» e Obama gli dà «fiducia». Ma sulle spese militari «ognuno faccia la sua parte»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 marzo 2014
L’elogio targato Usa da rivendersi a uso interno è un classico che negli anni di Barack Obama alla guida della Casa bianca ha raggiunto picchi di provincialismo grottesco, come con la storia di Mario Monti a Seul, due anni fa: l’allora premier fece sapere di essersi perso il momento in cui il presidente degli Stati uniti, nel suo discorso, si era complimentato con lui e solo con lui, perché disturbato al telefono da Fabrizio Cicchitto che aveva fretta di risolvere beghe locali sulla giustizia (in realtà Obama aveva solo citato l’Italia en passant). Ma la fortuna aiuta gli audaci, dunque...

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